Non sempre attribuiamo il giusto valore alle abitudini alimentari. La dietologia non è una ricetta magica fornita da un bravo dietologo o nutrizionista che permette di mangiare e nello stesso tempo dimagrire, ma è una scienza che suggerisce cosa fa bene al fisico e cosa invece lo danneggia. Quella sbagliata ha un impatto funesto sulla nostra salute sia fisica che psicologica.
Molti problemi fisici, con una giusta alimentazione e con l’aiuto di un dietologo o di un nutrizionista, possono essere prevenuti se non totalmente debellati. Il concetto di base, che potrebbe sembrare banale ma è tutto meno che questo, è che noi non abbiamo bisogno di mangiare tutto quello che ingurgitiamo durante la giornata.
Molto spesso, poi, mangiare è un modo per lenire le ansie e lo stress, ma sortisce l’effetto contrario. Per fare un pò di chiarezza, proviamo a spiegare come l’organismo vede il cibo che noi gli forniamo per sviluppare le calorie che ci permettono di essere attivi durante la giornata.
Questo articolo non vuole dare indicazioni scientifiche in merito – ruolo che spetta invece ad un dietologo oppure ad un nutrizionista – ma solo chiarire un aspetto fondamentale della dietologia e nutrizione, ossia che quello che mangiamo è quello che siamo.
Secondo la scienza nutrizionale, ogni alimento è un insieme di sostanza chimiche che servono per aiutarci a crescere o a permetterci di avere a disposizione le calorie per la nostra attività quotidiana.
Quello che noi mangiamo viene scisso in proteine, grassi, carboidrati, amidi etc. Un alimento non è per il nostro corpo un tutt’uno, ma un insieme di singoli elementi chimici.In teoria, noi potremmo nutrirci semplicemente con la giusta dose in percentuale di questi elementi che servono alla vita senza neanche sederci a tavola, semplicemente ingoiandoli in forma di pastiglie.
La realtà non è però così (e ce lo può confermare un qualsiasi dietologo), perché per fortuna la natura, con la sua enorme saggezza, ha fatto in modo che gli alimenti non siano solo un insieme di sostanze chimiche, ma ha creato tali sinergie tra gli elementi che li compongono che, se ingerito nella sua forma complessa, amplifica le qualità nutrizionali dei vari componenti presi uno ad uno.
Il cibo ne risulta così una fonte energetica più articolata e più facilmente assumibile, non ultimo perché ha un suo sapore tipico, anche questo dovuto all’insieme dei suoi componenti dosati magistralmente da madre natura. Per questo motivo noi siamo assolutamente contrari a tutto quello che alteri le caratteristiche naturali degli alimenti, volendo intendere con questo la totale avversione per agli alimenti geneticamente modificati, ma di questo magari parleremo in seguito, magari intervistando un bravo dietologo.
Il nutrizionista (che a differenza di un dietologo non può prescrivere farmaci, a meno che non abbia ambo le qualifiche) è la figura che può meglio indicare come alimentarsi, colui che dà una giusta connotazione alla dietologia e nutrizione. Sarà lui o lei a chiarire come salute fisica e mentale siano strettamente correlate al cibo. Saprà spiegare come la velocità, che è diventata il nostro modello di vita, da quando è stata inventata la macchina, abbia sconvolto le nostre abitudini alimentari, e come sia assolutamente necessario riprendersi il tempo tolto ai pasti sani consumati in tutta calma e in condizioni di socialità.
Non dobbiamo confondere, infatti, la capacità di produrre con la frenesia del farlo perché va fatto. Nella stessa maniera in cui non dobbiamo mangiare tanto per farlo, ma dobbiamo farlo per goderne. Vanno riscoperte le qualità e i profumi delle cucine della nonna, intendendo con questa affermazione che la cucina ha bisogno del suo tempo, e noi dobbiamo concederglielo.
Ascoltare i consigli di un dietologo di fiducia è una decisione di rispetto verso il proprio corpo e che può condurre ad una vita più sana.
E’ in questa chiave, nel ridare al gusto il suo giusto ruolo, che si potrà tornare a prendere di nuovo coscienza dell’importanza della dietologia e della nutrizione, perché mangiare bene ci rimette sulla giusta strada per riprendere i giusti ritmi di vita. Non è un paradosso. Fate una piccola prova.
Immancabilmente mentre mangiate qualcosa, che sia in ristorante, a casa o al bar, squilla il telefonino. Immancabilmente voi rispondete. Provate a pensare ad occhi chiusi se, mentre siete al telefono, riuscite a godere del sapore di quello che state mangiando. Vi anticipo la risposta: NO! Questo toglie piacere al cibo, di qualunque tipo esso sia ovunque lo stiate mangiando.
Se invece vi imponete di prendervi una pausa dal telefonino, spegnendolo mentre mangiate, nel giro di una settimana ritroverete il piacere di quella pausa pranzo che prima era solo per spezzare dalla quotidianità lavorativa.
Questo è solo un esempio di cosa un dietologo/nutrizionista potrà consigliarvi per recuperare il piacere del cibo come benessere del corpo e dell’anima. Dietologia e nutrizione come cura dell’anima prima che del corpo.
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